Nuovi trend per il 2022?
La Survey 2021 Global Chief Procurement Officer di Deloitte sottolineava come le priorità a livello di procurement stessero cambiando, soprattutto in seguito alla pandemia, in una serie di trend che molto probabilmente caratterizzeranno anche il 2022, forse anche in modo più incisivo.
Qualche giorno fa abbiamo lanciato un sondaggio tramite Linkedin, per capire, tra i vari trend, era sentito come maggiormente importante. Ecco i risultati:
Sostenibilità della supply chain
Il tema della sostenibilità deve essere sempre più centrale nelle attività di tutti i giorni, non solo nel privato, ma anche nelle pratiche aziendali.
È fondamentale ridurre l’impatto negativo sull’ambiente e collaborare con i fornitori per migliorare le reciproche prestazioni ambientali.
Viene definito Green Supply Chain l’approccio che tende a ridurre l’impatto ambientale di un prodotto o servizio lungo il suo intero ciclo di vita. Come? Ottimizzando i processi interni ed esterni, per un migliore coordinamento tra gli attori di tutta la filiera.
Naturalmente, e qui ci colleghiamo al prossimo trend, la tecnologia ha un compito di primaria importanza nel supporto agli obiettivi di sostenibilità. La tecnologia permette maggiore controllo e maggiore visibilità, con conseguente individuazione di potenziali inefficienze e sprechi lungo la supply chain.
Ridurre le emissioni diventa inoltre più semplice con un processo logistico efficiente, ottenibile grazie ai sistemi di tracciamento e monitoraggio delle spedizioni.
Digital Transformation
Il processo di digital transformation è ormai avviato in molte aziende e in molti ambiti.
Sicuramente il particolare momento storico che stiamo vivendo ha accelerato questa trasformazione: il lavoro a distanza “forzato” dalla pandemia ha messo in evidenza le carenze a livello di digitalizzazione di alcune nostre attività. Carta, fogli elettronici, gestione manuale degli acquisti sono solo alcuni esempi di come le attività in ufficio siano spesso ancora scarsamente digitalizzate e “divoratrici” di tempo.
Digitalizzare queste attività non significa solo automatizzarle e quindi renderle più veloci e meno soggette a rischio errori. Significa anche avere più facilità nella lettura di dati, nel riconoscimento di eventuali criticità e opportunità e, più in generale, avere un valido supporto ai processi decisionali.
Gestione del rischio
Con l’avvento della pandemia ci siamo trovati di fronte a crisi delle spedizioni, carenze di materie prime e rischi ad esse legati.
Se da un lato questa crisi ha messo in difficoltà le aziende, dall’altro può essere uno spunto per migliorarsi e imparare a prevenire situazioni simili gestendo il rischio.
Dotarsi di strumenti che permettono di conoscere a fondo il proprio parco fornitori, le sue performance economico finanziarie e di conseguenza il risk profile è fondamentale per essere preparati ad eventuali situazioni di emergenza. Allo stesso modo, svolgere costantemente attività di scouting fornitori e non solo in caso di necessità, è un suggerimento importante da cogliere.
Piattaforme di collaborazione con i propri fornitori saranno lo strumento ideale per poter promuovere una supply chain integrata, caratterizzata da trasparenza e controllo, facilitando la gestione di criticità.
Collaborazione con i fornitori
Supportare i propri fornitori nel processo di miglioramento e innovazione è un’attività che permette alle aziende di migliorarsi insieme a loro.
Condividere obiettivi comuni e confrontarsi su come i fornitori hanno performato, per spingerli a fare sempre meglio è la strategia giusta per costruire una supply chain valida, flessibile e reattiva.
Anche qui, la tecnologia può darci una mano, permettendoci di integrare i fornitori in un’ottica di supply chain collaboration e dandoci gli strumenti per misurare le loro performance in modo obiettivo.