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Se “prevenire è meglio che curare” occorre attivarsi per conoscere, comprendere e intervenire sui fattori che preannunciano problemi, criticità e colli di bottiglia lungo la Supply Chain.
Questo è importante oggi più che mai, con un mercato sempre più dinamico e frenetico: se non si interviene tempestivamente, si perde tempo prezioso, opportunità vantaggiose e “treni” che non ripassano più, causando irrimediabilmente la perdita di competitività di tutta l’azienda.
In un contesto come quello attuale non si può perdere terreno e occorre “prevenire” e intervenire immediatamente quando si presentano i seguenti segnali d’allarme della Supply Chain:
- Aumento delle commesse in tempi più stringenti
- Costante ampliamento della gamma prodotti
- Tipologie di fornitori molto differenti
- Informazioni da condividere sempre più numerose e complesse
- Clienti che chiedono di essere aggiornati e informati più spesso
Come si può intervenire per circoscrivere e sanare ciascuno di questi “sintomi”?
- Occorre innanzitutto snellire il processo di acquisto riducendo il lead time;
- Le risorse vanno ottimizzate togliendole dalle attività a basso valore aggiunto per dedicarle ad attività “preziose” per l’azienda;
- Occorre dotarsi di strumenti che facilitino la collaborazione e prevedano l’automazione di processi basati su attività manuali;
- I tempi di consegna devono essere affidabili, certi e condivisi con tutta l’azienda e il cliente.
Per una trattazione maggiormente approfondita delle difficoltà della Supply Chain e degli interventi da mettere in piedi, scarica il whitepaper “i 5 segnali d’allarme della Supply Chain”.