La piattaforma di supply chain collaboration IUNGO ha identificato alcune tendenze per il Procurement che nel 2024 aiuteranno il mercato a prevenire le sue fluttuazioni: dall’intelligenza artificiale all’analisi predittiva, dalla sostenibilità alla visibilità, ecco i 6 trend individuati con l’aiuto di Micaela Valent, già Responsabile Acquisti e oggi Head of Solutions di IUNGO.
Crisi del Mar Rosso e altre tensioni geopolitiche, progressi tecnologici, atteggiamento di prudenza da parte dei consumatori e inediti impegni di sostenibilità stanno disegnando una nuova era economica caratterizzata da volatilità, catene di fornitura regionalizzate e dominio dell’intelligenza artificiale.
Da uno studio di McKinsey (1) sul Procurement, eletto a veicolo cruciale di generazione di valore per il mercato globale della Supply Chain, emerge anche che è il segmento maggiormente impattato dalle sfide del periodo che si riflettono in carenza di competenze e di talenti, acquisti sempre più consapevoli e una maggiore interconnessione controllata a livello locale.
“Il confronto continuo con gli esperti del settore e l’analisi di possibili scenari futuri di mercato attraverso eventi come lo IUNGOFORUM, la conoscenza pratica e diretta delle dinamiche che ruotano attorno al mondo degli acquisti e la user experience ci consentono di condividere le best practices del settore e di suggerirle agli addetti ai lavori” – dichiara Micaela Valent, già Responsabile Acquisti e oggi Head of Solutions di IUNGO, piattaforma di supply chain collaboration in cloud nata nel 2001 come spin-off della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Ma quali novità del settore aspettarsi nel 2024? IUNGO (www.iungo.com) ha identificato 6 trend che caratterizzeranno il Procurement nei prossimi mesi:
- Intelligenza Artificiale: anche attraverso l’analisi dei dati nei processi di acquisto, l’intelligenza artificiale velocizza le decisioni, riduce i rischi e contribuisce a una gestione più agile e informata della supply chain. Può infatti migliorare l’efficienza attraverso la previsione della domanda, l’ottimizzazione degli stock, la selezione dei fornitori, l’automazione dei processi di approvvigionamento e il monitoraggio in tempo reale della catena di fornitura.
- Analisi predittiva: l’analisi combinata dei dati storici e real time sfrutta sofisticati algoritmi per ottenere previsioni accurate della domanda, per ottimizzare la gestione dei carichi e degli stock contro i rischi. L’analisi predittiva permette ai buyer di prendere decisioni informate, migliorando l’efficienza operativa e riducendo gli sprechi.
- Sostenibilità ed etica: l’integrazione di pratiche sostenibili ed etiche negli acquisti, può favorire la selezione di fornitori responsabili, ridurre l’impatto ambientale e sociale, migliorare la reputazione aziendale e garantire la conformità normativa. La considerazione di criteri etici e sostenibili nelle decisioni di acquisto contribuisce a costruire relazioni a lungo termine, promuovendo la responsabilità sociale d’impresa, la sicurezza dei lavoratori e mitigando i rischi associati a pratiche non etiche o non sostenibili.
- Visibilità: la visibilità nella supply chain consente ai buyers di prevedere le fluttuazioni di mercato. Questa visibilità migliora la pianificazione, la gestione degli stock e la risposta alle eventuali interruzioni. Con una maggiore trasparenza, i buyer possono identificare tempestivamente problemi, ottimizzare i processi e prendere decisioni informate, contribuendo alla fattibilità di una supply chain più resiliente.
- Formazione: soprattutto se improntata all’innovazione tecnologica, la formazione assicura l’acquisizione di competenze avanzate nell’uso di strumenti digitali e analisi dei dati. Tale approccio contribuisce a potenziare la capacità di adattamento alle sfide digitali, migliorando la performance degli acquisti globale nella supply chain.
- Praticità: la praticità, favorita anche da una conoscenza approfondita della teoria e degli strumenti di lavoro, si traduce in processi semplificati, decisioni agili e implementazioni efficienti. Facilita pure la gestione delle transazioni con risposte tempestive ai cambiamenti della domanda o dell’offerta.
Grazie all’esperienza diretta del team nel mondo degli acquisti e al coinvolgimento dei propri clienti nelle fasi di progettazione del software, IUNGO ha sviluppato una piattaforma in cloud per il mondo stesso degli acquisti che aggiorna frequentemente accogliendo le innovazioni tecnologiche del settore.
“IUNGO comprende le sfide quotidiane del mondo degli acquisti perché il suo team è composto da risorse che, in prima persona, hanno sperimentato sul campo in maniera diretta. Ed è proprio l’esperienza a guidare l’azienda nella progettazione. Ma non solo: c’è un secondo fattore, legato all’esperienza, che, all’interno della nostra realtà, traina la spinta verso la trasformazione tecnologica del settore, e cioè l’ascolto proattivo. Siamo infatti in grado di interpretare i feedback con un linguaggio comune a tutti e di fornire una consulenza aggiornata anche sulla base delle esperienze altrui. Anche per questo, nei prossimi mesi, IUNGO ha in cantiere lo sviluppo di una piattaforma di e-learning.” – conclude Micaela Valent.
IUNGO
Nata nel 2001 come spin-off della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia da un’idea di Andrea Tinti, CEO & Founder classe 1972, IUNGO ha ideato una piattaforma per l’ottimizzazione della supply chain collaboration e dei processi aziendali correlati grazie a un’innovativa tecnologia in cloud adottata, tra gli altri, da IMA GROUP, DATALOGIC, LUXOTTICA. Dopo essere stata indicata da Gartner come Leader di un nuovo Trend di mercato e inserita nella classifica FT 1000 – Europe’s Fastest Growing Companies 2020, IUNGO ha vinto il premio Cribis Prime Company 2020 e 2021. IUNGO ha sede a Modena e a Milano.
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