Muoversi all’unisono con i fornitori permette, in particolare nelle aziende manifatturiere, di migliorare in modo significativo la capacità competitiva. Con un impatto dirompente sulla bottom line. La gestione della Supply Chain è sempre stata focalizzata, correttamente, sull’obiettivo di massimizzazione dell’efficienza nel rispetto degli obiettivi di efficacia. Il focus è sempre più o meno stato minimizzare i costi garantendo gli obiettivi di servizio e qualità definiti (il triangolo QCT – quality, cost, time).
Il “funzionamento” del mercato e quindi la percezione dei bisogni da parte dei Supply Chain Manager, negli ultimi 3-5 anni, sta però mettendo in crisi questo approccio.
Ci sono alcuni macro fenomeni che hanno preso piede nel mercato, che rendono difficile perseguire l’eccellenza QCT o, ancora peggio, rendono l’eccellenza non sufficiente per competere sul mercato.
Sono innumerevoli le ricerche che evidenziano come la volatilità della domanda, il contenuto di servizio e la crescente complessità della Supply Chain rappresentino per i Supply Chain Manager, le principali sfide da affrontare.
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