Una supply chain integrata
Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: parlare di quanto è importante avere una supply chain integrata si scontra inevitabilmente con le difficoltà e i timori legati al cambiamento e all’incertezza dei risultati.
A volte si fa fatica a passare dalla teoria alla pratica: è effettivamente “facile” raccontare come in teoria si può avere una supply chain integrata e gestita; poi però nella pratica molte aziende sono spaventate e timorose dall’introduzione di cambiamenti nei processi.
Uno dei principali vantaggi di chi utilizza la IUNGOmail per comunicare con i propri fornitori, è quello di non cambiare la metodologia di lavoro ma solamente potenziare gli strumenti o meglio “Lo strumento” di lavoro più comune: l’email.
Ed è questa bassa invasività ed estrema facilità di implementazione che ha convinto molte aziende a utilizzare IUNGO per la comunicazione con i propri fornitori.
Le best practice per una buona comunicazione tra cliente e fornitori
Di seguito, 4 Best Practice di 4 aziende che, grazie alla IUNGOmail hanno trasformato la supply chain in un elemento di successo e un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.
1. Accrescere l’affidabilità dei fornitori: il gruppo Sidel
Può sembrare banale, ma l’affidabilità è senza dubbio la caratteristica fondamentale e principale per definire un fornitore “buono”. Un fornitore è affidabile se è in grado di rispettare gli standard qualitativi e le scadenze per la consegna che vengono concordate. Ma è davvero possibile riuscire ad incrementare l’affidabilità del proprio parco fornitori?
2. Applicare i principi “Lean” alla supply chain: il caso Orthofix
I vantaggi dell’utilizzo del metodo Lean nella produzione sono noti da tempo e molte sono le aziende che hanno deciso di mettere in pratica questa teoria con notevoli benefici. E se si applicassero gli stessi principi anche alla supply chain?
3. Alleggerire l’ufficio acquisti: il caso Datalogic
Datalogic, tra i maggiori produttori al mondo di scanner e rilevatori di codici a barre, ha scelto la strada dell’automatizzazione per ridurre il carico di lavoro che gravava sull’ufficio acquisti e destinare così le risorse ad attività ad alto valore aggiunto.
4. Integrare il 100% dei fornitori per avere una supply chain reattiva: il caso Mandelli Sistemi
Mandelli Sistemi, attiva nel settore della meccanica e automazione, aveva ben chiara la necessità di trovare una soluzione di supply chain management che andasse incontro alle esigenze dei propri fornitori evitando loro di acquistare nuovi software o modificare le proprie procedure interne.
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