«Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare»
Sir. Winston Churchill
Come far crescere la supply chain?
Anche in azienda esistono ambiti strategici dove l’introduzione di cambiamenti si traduce in un miglioramento delle performance aziendali, uno fra tutti è il Supply Chain Management.
Ad esempio? Di seguito 4 suggerimenti per aumentare la competitività della propria azienda e continuare a crescere.
1 – Migliorare l’affidabilità delle consegne
Cosa si intende per affidabilità? Semplicemente la capacità dei fornitori di rispettare gli impegni assunti relativamente alle scadenze di consegna e alla qualità dei beni consegnati.
Sono due gli indici a cui il buyer può fare riferimento per determinare l’affidabilità di un fornitore:
• Il ritardo medio nelle consegne
• La qualità media delle merci e delle materie consegnate
Il ritardo nella consegna è calcolato misurando i giorni di scostamento tra la consegna concordata e la consegna effettiva, l’indice è calcolato prendendo come data iniziale il giorno di ricezione ordine da parte del fornitore e come data finale il giorno della consegna effettiva. Nella determinazione dell’indice non si devono compensare i ritardi su alcune consegne e anticipi su altre. Relativamente all’indice di qualità delle merci, esso è calcolato confrontando il valore totale dei pezzi risultati difettosi con il valore complessivo delle consegne effettuate.
2 – Ottimizzare l’utilizzo delle risorse interne
Quando si pensa alle risorse aziendali di solito viene spontaneo riferirsi al capitale aziendale quali macchine e sistemi produttivi, senza pensare che le vere grandi risorse utili per far crescere l’azienda sono i collaboratori e lo staff del personale.
E’ fondamentale quindi che le risorse interne siano impiegate in attività utili, azioni che il personale stesso reputa importanti e vantaggiose per la gestione dell’azienda.
Una contrattazione con il fornitore può essere considerata dalla persona stessa che la conduce un’attività ad alto valore aggiunto per l’andamento dell’impresa; mille telefonate per sollecitare una consegna in ritardo o un documento mancante, no.
Ridurre gli sprechi e i tempi morti aumenta la produttività dell’ufficio acquisti ed è dimostrato che la percezione dell’utilità del proprio lavoro migliori le performance del personale.
3 – Snellire il processo d’acquisto
Gli ordini di acquisto possono essere di varia complessità e struttura, dovrebbero però sempre essere completi di queste informazioni:
Tipo di prodotto/servizio. L’ordine deve indicare quello che si intende acquistare, includendo la quantità, il tipo di unità, e a volte un disegno allegato per la produzione
Termini di consegna e spedizione.
Importo. Nell’ordine d’acquisto deve sempre essere indicato correttamente l’importo dell’ordine specificando il costo per ogni unità.
Termini di pagamento.
L’ordine d’acquisto è il documento fondamentale che dovrebbe essere all’interno di un processo standardizzato di approvvigionamento che agevoli il ciclo di fornitura.
Ad oggi, le nuove tecnologie permettono di superare i vecchi ordini di acquisto cartacei e anche quelli digitali ma destrutturati.
Le soluzioni software per la gestione della catena fornitori e per una migliore comunicazione con il fornitore consentono di snellire il processo d’acquisto e al tempo stesso di garantire una visibilità immediata a tutte le attività semplificando il coordinamento delle risorse interne.
4 – Utilizzare un approccio poco invasivo
Già anni fa era chiaro come per avere una catena fornitori integrata sia necessario ricorrere ad uno strumento che il fornitore ritenga non invasivo, una soluzione veloce, capace di ottimizzare la collaborazione, la comunicazione e la sincronizzazione di informazioni da e verso i fornitori.
La diffusione delle applicazioni telematiche per la gestione della supply chain ha portato sul mercato sia soluzioni che consentono ai fornitori di interagire con il cliente attraverso un browser sia soluzioni che attraverso altri strumenti di utilizzo quotidiano, ad esempio l’email, riescono a gestire agevolmente tutta la comunicazione tra azienda e fornitori.
Il fornitore collabora se non è costretto ad utilizzare nuove procedure o modificare i propri processi di lavoro.
Più lo strumento di comunicazione con il fornitore è fruibile e di uso comune, più è facilitata la gestione efficiente della supply chain, e quest’ultima può diventare un vero strumento di competitività.
