Unieuro ha riorganizzato i propri ordini con la soluzione IUNGO per dialogare con fornitori attraverso e-mail intelligenti
Non c’è azienda retail che non tragga grande giovamento da un magazzino snello e da prodotti che entrano ed escono velocemente dai propri negozi: significa non solo che l’assortimento è corretto e le vendite sono regolari, ma anche che si è trovato l’equilibrio ideale fra gli ordini e le vendite.Ci sono però aziende nelle quali questo è ancora più urgente e fondamentale per via della natura dei prodotti che offrono. Per esempio Unieuro, la catena di elettronica di consumo ed elettrodomestici, un settore in cui il ciclo di vita del prodotto è breve e nuovi modelli (si pensi agli smartphone) arrivano in continuazione.
Per questo qualche mese fa la catena ha deciso di riorganizzare la parte della propria attività che riguardava gli ordini, ridisegnandola completamente. La società ha creato una struttura organizzativa ad hoc (Order Management), specializzata sulla previsione e pianificazione dello stock di magazzino e responsabile dell’organizzazione delle forniture, ha sviluppato internamente un software per pianificare gli ordini sulla base di previsioni semi-automatizzate e ha facilitato il rapporto con i fornitori attraverso l’uso di una soluzione di IUNGO che abbatte le barriere nella comunicazione, utilizzando semplicemente le e-mail (integrandole in un sistema avanzato) nei casi non gestiti attraverso lo scambio dei dati in formato elettronico.
“Abbiamo operato tutti questi cambiamenti riuscendo ad avere l’80% dei risultati già nell’arco di un anno“, ha raccontato l’amministratore delegato del gruppo, Mario Maiocchi, “da una parte c’è stata l’introduzione di nuovi strumenti informatici, dall’altra un’organizzazione dedicata al miglioramento della disponibilità del prodotto“.
Non si tratta soltanto di avere un’offerta all’altezza delle aspettative dei clienti, quanto anche di non trovarsi in magazzino, e in bilancio, prodotti obsoleti che occupano spazio, capitale e che necessitino di forti sconti per essere venduti. “È il vantaggio più grande. Non solo siamo riusciti ad avere meno stock in magazzino, ma anche a migliorarne la qualità in termini di prodotti. Questo miglioramento ha fatto aumentare il margine di 2 punti, di cui almeno 1,2 punti derivano dalla riduzione dell’obsolescenza“. Unieuro, dal 2002 parte del gruppo Dixons Retail, ha un fatturato di circa 700 milioni di euro e nel 2010-2011 ha raggiunto un margine operativo lordo positivo di 4,7 milioni di euro, con un miglioramento di 12 milioni solo nel 2011. Risultato che raccoglie i frutti del piano di ristrutturazione iniziato nel 2007-2008, quando l’ebitda era negativo per 66 milioni. In totale ha 97 negozi, più di 50 in franchising e la presenza web.
Operativamente, il team dedicato agli ordini decide come procedere a partire da previsioni che arrivano da un software sviluppato internamente sulla base di algoritmi definiti dallo stesso gruppo. “Si tratta di uno studio dei trend a breve e lungo periodo delle vendite passate“, ha precisato Maioccchi, “il software è in grado di definire le quantità per ogni singolo punto vendita e il totale azienda“. Gli addetti fanno materialmente l’ordine attraverso IUNGO, un sistema basato su un portale web based che riesce a usare la posta elettronica come strumento di interscambio con i fornitori. Si inseriscono modelli e quantità e da IUNGO partono le e-mail e le relative risposte sono lette dal sistema e riportate ancora una volta nel cruscotto digitale. Gli stessi slot di scarico sono prenotati attraverso questo sistema. Tutto avviene a Piacenza, dove Unieuro ha la sede e il magazzino centrale che poi rifornisce i punti vendita. Nel settore dell’elettronica esiste un formato standard edi, electronic data interchange, ma non tutti lo usano, specialmente i fornitori più piccoli o gli operatori della logistica. “IUNGO si è rivelato uno strumento azzeccato per semplicità e immediatezza“, ha affermato Maiocchi, “trovare uno standard semplice e accettato non è facile“.
“Su circa 300 fornitori Unieuro ne aveva solo 30 con i quali poteva utilizzare l’edi per gli ordini o le fatture“, ha spiegato Andrea Tinti, amministrato delegato di IUNGO Italia, “ora anche l’interazione con gli altri è formalizzata. IUNGO è uno strumento di comunicazione ma può essere integrato con software per la pianificazione, per inviare previsioni e raccogliere feedback“. Chi spedisce l’ordine non deve poi occuparsi di altro: il sistema si occupa di tutti gli aspetti e avverte solo in caso di necessità: un fornitore che chiede frazionamento o il posticipo, la presenza di difformità nell’ordine e così via. IUNGO non è una soluzione destinata ad aziende di una dimensione predeterminata, anche se ne fanno uso molte aziende grandi, da Calzedonia a Luxottica.